Oltre la medaglia c’é l’ammirazione sincera e profonda per queste strepitose azzurrine e per il loro straordinario allenatore.
Oltre la medaglia ci deve essere la gratitudine, non solo degli addetti ai lavori, ma di tutti gli sportivi italiani verso questo gruppo che ha riportato i colori azzurri su un podio europeo, che ci ha ricordato quanto sia fondamentale, in ogni ambito, credere ed investire nelle nuove generazioni.
Un sestetto che, con un percorso di sei vittorie su sette gare, ha incuriosito e appassionato anche chi é distante dal volley. Un gruppo eccezionale a cui é mancata solo una manciata di punti per poter essere perfetto, per raccogliere il massimo, per realizzare il sogno d’oro.
Un sestetto con straordinarie potenzialità a cui é doveroso concedere più tempo per crescere e stare insieme; una squadra da cui il nostro movimento potrà avete molte e preziose soddisfazioni.
Lo dicono i premi individuali ottenuti in questo europeo, quattro su otto alle nostre azzurrine fra cui quello di MVP; lo testimoniano i risultati con solo sei set concessi alle avversarie in sette gare.
Oltre la medaglia, da semplice tifoso, c’é la convinzione che di Elena, Marina, Terry, Rachele, Sara solo per citarne alcune, sentiremo ancora e a lungo parlare.
Oltre la medaglia, seppur nella delusione umana e sportiva per una sconfitta al tie break in una finale europea, c’é la certezza che un giorno, magari fra dieci anni, molte di queste ragazzine guardando la loro bacheca ricca di trofei, ricorderanno con il sorriso e un briciolo di commozione questa settimana olandese, questa serata qui ad Arnhem, questa che resterà per sempre la loro prima medaglia europea.
Oltre la medaglia ci avete fatto sognare, mi avete fatto innamorare.
Grazie bimbe, grazie coach.
[scritto il 10 aprile 2017]