La sua Foppa, caro Presidente, mancherebbe, mi permetta uno speranzoso condizionale, non solo ai bergamaschi ma a tutto il mondo del volley italiano.
Non verrebbe a mancare solo la squadra italiana piu titolata al mondo, per oltre vent’anni fiore all’occhiello della pallavolo nazionale, verrebbe a mancare soprattutto un modo di concepire e fare volley unici, che molti le hanno invidiato e che altrettanti hanno, invano, cercato di imitare.
Verrebbe a mancare quel patrimonio umano di valori e ideali che per anni, noi appassionati abbiamo chiamato “stile Foppa”.
Verrebbe a mancare una società in cui sono nati, cresciuti e sbocciati gran parte dei talenti del nostro volley; una società, vale la pena ricordarlo, linfa vitale di quella Nazionale d’oro di inizio secolo.
Verrebbe a mancare, caro Presidente, quel patrimonio di sportività e lealtà che sono i tifosi della Foppa, straordinario esempio di dedizione e passione a prescindere da risultati e classifiche.
Verrebbe a mancare la bellezza di venire a Bergamo, amche da tifoso avversario, in quel palazzaccio divenuto suo malgrado tempio del volley e in cui tutti, almeno una volta abbiamo sognato di giocare accanto a Lo Bianco, Piccinini, Grun, Cacciatori.
Con la speranza di vederla in veste di nonno super tifoso; con il cuore sempre.
[pubblicato su Bergamo News il 23 gennaio 2018]