Si avvicina l’ultimo giorno di “scuola” ossia l’epilogo della regular season.
Se per alcuni, su tutti Conegliano, Scandicci e Novara, sarà “l’esame di Maturità”, leggi playoff scudetto, a decretare la promozione o la bocciatura, per altri, indossato scherzosamente il vestito di “professore per un post”, posso già sbilanciarmi nel giudizio finale.
I promossi
Fra i promossi a pieni voti metto senza dubbio Matteo Bertini e la sua myCicero Pesaro che, da matricola della massima serie, ha, non solo centrato con largo anticipo la salvezza, ma ha pure staccato il pass per i playoff proponendo bel gioco e sorrisi.
Altro promosso, seppur talvolta criticato dai suoi tifosi, é Marco Mencarelli che dopo aver centrato in estate il quarto oro Mondiale da allenatore federale, ha portato la sua Busto a giocarsi, in vantaggio, il quarto posto in classifica. Risultati che, personalmente, reputo il migliore a cui la squadra bustocca potesse ambire considerata la concorrenza.
Fra i promossi, senza dubbio, anche Gianni Caprara che, subentrato a gennaio a Marco Bracci, ha conquistato in 8 giornate 4 fondamentali vittorie che gli hanno consentito di portare il Bisonte ai playoff scudetto.
I bocciati
Per quanto sia antipatico, almeno per me, bocciare qualcuno, il campo e il contorno non lasciano molto scampo a giudizi differenti .
Fra i bocciati la Pomi Casalmaggiore che, é bene ricordarlo, dopo anni di gloriosi rusultati, non centra i playoff e viene eliminata in Europa. Annata nera per le campionesse del Presidente Boselli a cui attribuisco un unico errore: quello di aver allontanato troppo repentinamente Marcello Abbondanza.
Fra i bocciati senza dubbio c’é Legnano: alle prestazioni delle ragazze che per tenacia, carattere, passione, meriterebbero un giudizio ottimo, si contrappone un disastroso voto di condotta per una società che ha gestito nel peggiore dei modi tutto ciò che poteva.
Fino all’ultima interrogazione…
Ci sono poi squadre come Modena, Filottrano e Bergamo la cui promozione o bocciatura, dipenderà dall’esito dell’ultima “interrogazione”.
Mi sia consentito però ricordare che fra tutte, la formazione orobica, ha quest’anno più che mai un importante credito con la fortuna: il caso Sylla, l’infortunio grave di Malinov e quelli, seppur di entità inferiore, occorsi ad altre atlete, non hanno permesso a coach Micoli di schierare, se non da gennaio, il sestetto titolare con cui, visto il bel gioco espresso nella seconda parte di campionato, avrebbe probabilmente centrato una salvezza tranquilla.