A1 a 14 squadre? “Utopisticamente ottimista, razionalmente folle”

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La Sab Volley Legnano, ad ottobre ambiziosa matricola, che dopo aver chiesto, la scorsa estate, l’ammissione d’ufficio alla massima serie si è ritrovata, dopo una manciata di mesi, retrocessa con cinque punti di penalizzazione con l’accusa di “doping amministrativo”, espressione tristemente in voga nel nostro volley per indicare contratti non onorati e stipendi non corrisposti.

La Dirigenza del Volley Pesaro, società neopromossa sul campo nella stagione 2016/17, straordinaria rivelazione in quella appena conclusa,  che con estrema onestà e trasparenza si è data tre mesi di tempo per appurare se vi siano le condizioni economiche e organizzative per poter proseguire con serietà il cammino e magari farlo  con un progetto ambizioso a lungo termine.

Il Volley Bergamo, il cui nome evoca venticinque anni di successi nazionali ed internazionali che, dopo l’uscita della famiglia Foppapedretti, ricerca un main sponsor per capire se e come continuare.

La River Volley Piacenza alias famiglia Cerciello che in un comunicato ufficiale di venti righe liquida dieci anni di volley confermando un epilogo che qualcuno aveva ipotizzato fin dal 2016 lasciando dopo Piacenza anche Modena senza volley rosa.

A far da sfondo a questo scenario che non è né roseo nè ancor meno brillante, l’idea forse già realtà, di portare, dalla prossima stagione, da dodici a quattordici il numero dei club che parteciperanno alla massima serie.

Uno sfondo che da tifoso reputo, per usare un eufemismo, “inopportuno” come una ragazza che, per quanto graziosa, indossa solo un costume da bagno in una gelida giornata d’inverno confidando nell’arrivo repentino e bizzarro dell’estate e del sole.

Utopisticamente ottimista, razionalmente folle.

Lo scrivo con la paura, purtroppo fondata, di ritrovarmi ancora una volta, l’ennesima, a guardare inerme altre meravigliose professioniste piangere a bordo campo per stipendi non corrisposti, per promesse non mantenute; lo scrivo con la paura di dover raccontare l’amarezza di altri tifosi mentre ripongono per sempre i vessilli  a cui hanno giurato eterna fedeltà a fianco  della loro infinita passione.


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Una risposta a “A1 a 14 squadre? “Utopisticamente ottimista, razionalmente folle””

  1. Io ritengo che semplicemente è statisticamente pensando alla situazione economica e geo-politica attuale, sarebbe utile ridurre i campionati da A1-A2 , B1-B2 a due soli: A e B.
    Meno società, più denaro da spartire fra i pochi.
    Da riflettere.

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