L’ Italia di Massimo e il sapore di cui mi sono innamorato

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La nuova maglia Azzurra che conserva, indiscusso e indiscutibile, il fascino di sempre.
La porta cigolante della palestra Galimberti che apre la mente ad un mix di emozioni, ricordi e speranze.
I volti, in mezzo al campo, su cui si alternano splendidi sorrisi a smorfie di piacevole fatica.
Occhi e braccia che si intrecciano e si amalgano.
É il primo allenamento della collegiale e io sono già ipnotizzato e  rapito dall’Italia di Massimo.

L’ Italia di Massimo (Bellano, ndr), é l’evoluzione naturale, il proseguo del cammino, di quella che Luca (Cristofani, ndr), dodici mesi fa, portò a conquistare l’argento europeo e che  Marco (Mencarelli, ndr), in quell’indimenticabile notte di Rosario, accompagnò per mano sul tetto del Mondo.
Quell’ Italia, oggi Under 19, che seguo ed amo da molto.
In questi mesi ho avuto il piacere di conoscere tante protagoniste di questa compagine giovanile: ragazze fantastiche che mi hanno stupito e conquistato con la loro tenacia, umilta,  simpatia e  deliziosa “follia”.
Ho avuto la possibilità di osservare il loro allenatore  apprezzandone il lavoro e il modo determinato quanto gentile di suggerire, correggere, insegnare.
Uno serio questo Bellano: poche parole lontano dal campo, molti consigli mentre passeggia sul taraflex a far sentire la sua presenza, a evidenziare la sua lucida attenzione.  Uno che non ama i riflettori e sa far riflettere.
Uno che conosci e apprezzi sedendoti in rigoroso silenzio in fondo alla palestra.
E così  al termine del primo allenamento della collegiale mi sono sentito come un amante di dolci a cui viene data l’opportunità di entrate nel laboratorio di un pasticciere stellato per ammirarne i gesti e scoprirne i segreti.
Sì perché il sapore sublime  di un dolce non nasce nella vetrina della pasticceria, ma nel retrobottega ed é  il frutto del lavoro, della maestria con cui il pasticciere, e i suoi aiutanti, abbinano e mescolano, sapientemente, pazientemente, gli  ingredienti.
Sarà che in Italia  abbiamo tanti eccellenti “pasticcieri” come Luca, Marco e Massimo; sarà che gli “ingredienti” a loro disposizione hanno un gusto che conquista cuori e palati, ma quest’Italia Under 19, la mia Nazionale, ha un sapore unico, di cui mi sono perdutamente innamorato.

[Foto Federvolley]


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