Un sogno. Romantico, suggestivo, utopistico e credo condiviso da molti tifosi.
Un sogno, e per ora solo quello. Doveroso precisarlo e ribadirlo per rispetto ai protagonisti. E per la stima che nutro per loro.
Sognare però non é vietato. Anzi. Certi protagonisti della nostra pallavolo, ci hanno abituato a sognare e a farlo nel modo più intenso ed emozionante possibile.
Nel giorno in cui, una coraggiosa e appassionata famiglia di imprenditori (Zanetti, ndr), a cui va tutta la mia ammirazione, fa ripartire il Volley Bergamo, tracciandone un ambizioso quanto suggestivo percorso triennale, sognare si può.
E se, per ora, almeno ufficialmente, il nome di Francesca Piccinini non compare fra quelli delle atlete riconfermate dalla Igor Novara per la prossima stagione, chi, come me, vive di sogni e volley, può lasciarsi rapire da un’ipotesi suggestiva, forse irreale, ma che senza dubbio scalderebbe molti cuori.
Il ritorno di Francesca, campionessa straordinaria, in quella città, Bergamo, dove é pallavolisticamente cresciuta, dove il suo talento é sbocciato e ha trovato consacrazione vincendo tutto, sarebbe, per molti, senza dubbio, un avvenimento suggestivo, di quelli che fanno venire gli occhi lucidi.
Il ritorno di Francesca in quella società
di cui é stata per dodici anni, bandiera indiscussa, forse l’ultima del nostro volley, sarebbe, almeno per me, un bel sogno.
Non so se la strada di Francesca e quella del Volley Bergamo si incrocieranno di nuovo. L’ augurio, per tutti, é che l’ atleta e la società possano, a prescindere da un percorso comune, continuare a conquistare cuori, applausi e attenzioni come anno fatto in questi ultimi, strepitosi, vent’anni.
E chissà poi, che questo folle sogno di un romantico tifoso non sia d’ispirazione per chi, da due decenni, i sogni li costruisce, li plasma e li realizza.