É una sera dell’aprile 2017. Al Palaverde di Villorba, Davide, l’allenatore, occhi lucidi e mani al cielo si congeda dai tifosi a cui ha regalato, in due stagioni, i primi tre storici trofei: scudetto, coppa Italia e Supercoppa. Mentre i ragazzi della curva urlano il suo nome, lui ne scandisce uno alla Diregenza: é quello di Daniele, il suo assistente, il suo secondo. Davide non ha dubbi: é lui la persona più adatta a proseguire il cammino, il progetto anzi il ciclo vincente.
Una manciata di mesi dopo, l’11 novembre dell’anno 2018. Stesso posto.
Davide, che di cognome fa Mazzanti ha al collo uno storico argento mondiale vinto con la Nazionale seniores di cui é diventato CT; Daniele, che gli appassionati di volley conoscono come Mister Santarelli, ha uno scudetto, tutto suo, cucito, sulla giacca. Un tricolore conquistato sempre qui, al Palaverde di Villorba.
E in questa serata di novembre, Davide e Daniele si ritrovano a bordo campo, si guardano, sorridono, scherzano.
Davide stringe fra le mani il premio Sergio Guerra. Il protocollo vuole che sia lui a consegnarlo al miglior allenatore della serie A e il campo ha decretato che il migliore sia stato proprio Daniele.
Tutt’intorno una cornice di tifosi festanti e commossi nel rivedere ancora una volta insieme quei due loro ragazzi. Già perché per questa gente con la sciarpa gialloblu Davide e Daniele, a prescindere dalle etichette, a prescindere dai titoli, sono e resteranno per sempre i ragazzi del Palaverde.
A volte il destino scrive storie che nemmeno il più romantico dei romanzieri riuscirebbe a pensare.
Questa é una di quelle.
Storie che fanno innamorare di uno sport. Storie che non ci stancheremo, nel nostro piccolo, di raccontare.
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