Comunque vada, Daniele…

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Nei nove machtpoint annullati alle campionesse mondiali in carica del Vakifbank, c’é, senza dubbio, l’eccellenza della fuoriclasse Paola Egonu, la lucidità di Joanna Wolosz, la potenza di Kimberly Hill, la rapidità  d’azione di Moky De Gennaro, la forza di un gruppo straordinario.

Nella clamorosa rimonta (da 10/14 a 23 /21, ndr) al tie break, nella semifinale del Mondiale per club,  c’é tutto il cuore e la caparbietà di un sestetto che, ha dimostato di non volersi arrendere

Comunque finirà fra poche ore, in questa vittoria c’é soprattutto la capacità umana, tecnica, professionale di un allenatore che ha saputo gestire, rassicurare, osare, spronare.

Credo che il miglior successo per un uomo sia riuscire a trasmettere, a chi lo segue, il suo carattere, la sua passione, la sua tenacia e la sua forza.

Daniele Santarelli c’é riuscito. Oggi, ancora una volta. L’ha fatto a suo modo, restando con i piedi ben ancorati a terra.

La sua intervista a fine partita, il suo volto, il suo tono; quel suo pacato, lucido e concreto pensare subito alla prossima gara senza lasciarsi trasportare dall’euforia,  stupiscono, emozionano, insegnano.

Comunque vada, caro Daniele, ancora una volta grazie per la lezione di coraggio, grinta ed  umiltà!

Grazie Daniele,  #conilcuoresempre ❤


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Una risposta a “Comunque vada, Daniele…”

  1. Marco (Faber) Anelli dice: Rispondi

    Il folignate è come tu ben dici uomo umile e con i piedi per terra. Il rituale abbraccio con pantomima davanti alla curva sud me lo fa classificare agli antipodi di quei personaggi in carriera che appena scalato qualche grado gerarchico esibiscono una camminata ad altezza di trampoli senza trampoli. Legge quello che gli mandi, magari giustamente non perde tempo a rispondere, ma quel che c’è da assorbire assorbe (a differenza di tanti suoi simili che non hanno neanche la creanza di considerarti degno di essere letto). Poi lo trovi, sorride, e ti parla del tuo scritto…

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