Se la osservi mentre calpesta il taraflex, quella ragazzina con la maglia numero dodici, sembra un impavido, granitico ed invincibile guerriero con lo sguardo di ghiaccio.
Mix di potenza, tecnica e tenacia, amalgamato, quest’anno più che mai, con un’ indomabile voglia di riscatto. Determinata, tanto da sembrare, in campo, cinicamente spietata.
Sotto l’armatura, una donna di sensibilità ed intelligenza straordinaria, non meno gentile, affabile e solare.
Sanguigna, autentica, spontanea, con un sorriso che trasmette calore, limpidezza d’animo, che riflette luce come un cristallo poliedrico dalle mille brillanti sfaccettature.
Lei, Anastasia Guerra, schiacciatrice classe 1996 in forza al Fenera di Chieri, è uno dei più promettenti talenti del nostro volley azzurro. E nonostante la sua giovane età, l’ha dimostrato sul campo.
In terra piemontese cerca il riscatto di un’annata, la scorsa, che l’ha vista con la valigia in mano fra Cina e Francia, cimentarsi in due campionati lontani quanto differenti e controversi.
In terra piemontese cerca, soprattutto, l’occasione per dimostrare, ancora una volta, le proprie doti e le proprie virtù; l’opportunità per meritare, fra qualche settimana, quella convocazione azzurra che vorrebbe dire realizzare il sogno di ogni sportivo, quello olimpico.
Non so se questo guerriero con il cuore di cristallo rientrerà nella lista delle dodici atlete che il CT Mazzanti sceglierà per la spedizione a cinque cerchi di Tokyo.
Di certo, Anastasia Guerra, è già entrata, con merito e per virtù, nel cuore di moltissimi tifosi. E non solo a Chieri.
Foto: Pierluigi Ferioli