Era il marzo 2018. Dalle colonne di questa panchina virtuale, raccontavo uno degli incontri più emozionanti, intensi e suggestivi vissuti in tanti anni di volley: la chiacchierata con Franco Forte, il Presidente della Futura Volley Giovani Busto Arsizio, e suo figlio Marco.
Quel paio d’ore trascorse a parlare di pallavolo con una famiglia che, di questo sport, ha scritto esaltanti pagine di storia, sono rimaste così indelebili che, oggi, a distanza di tre anni, mi sono tornate alla mente come se fossi ancora lì, davanti ai sorrisi di Marco e agli aneddoti di Franco.
Da quella primavera a quest’estate non sono passati solo tre calendari: la pandemia di Covid 19, ha dilatato il tempo, stravolto gli spazi, lasciato in tutti noi cicatrici spesso indelebili.
Una tempesta inaspettata quanto tragica che ci ha costretti a rimanere reclusi, che ha obbligato gambe, mente e cuore a muoversi in spazi angusti, che ci ha imposto di cambiare repentinamente le nostre abitudini, che ci ha obbligati spesso a stare lontani da affetti e passioni.
Ora che all’orizzonte tornano i raggi di un caldo sole, il desiderio di ricominciare, riprenderci la nostra vita e tornare alla nostra normalita, è nel cuore di tutti.
Io lo faccio da qui, ripartendo da ciò che mi riesce meglio: sognare.
E allora, non è un caso, che in questa afosa sera di giugno mi siano tornate alla mente le parole sussurate da Franco Forte, uno che di sogni se ne intende e molti ne ha realizzati: “sogno di poter un giorno riportare a Busto Giulia Angelina”.
Pochi giorni fa, quel sogno è divenuto realtà, come se quel desiderio confidato a marzo di tre anni fa fosse stato solo un nodo al fazzoletto, un pro-memoria da ricordare a mente e cuore.
Un sogno cristallizzato, rimasto, quasi a proteggerlo, racchiuso nel cassetto, durante il periodo più buio. Un sogno che si realizza al primo raggio di sole, riflettendone il calore.
Bentornata a Busto Giulia.
Ancora una bella lezione di sport e di vita.
Ricominciamo. E facciamolo dai nostri sogni.