Il congedo di Giorgio, fra stupore e gratitudine

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Difficile, direi impossibile, per chi vive di volley e prova a raccontarlo con microfoni o penne, più o meno autorevoli, non aver incontrato e conosciuto,  Giorgio Ferrario o più semplicemente  “Giorgio di Busto”, addetto stampa, responsabile comunicazione, per oltre due decenni, della pallavolo bustocca dalla Futura alla Uyba.

Per chi, come me, ha avuto il piacere e l’onore di collaborare, seppur saltuariamente, con lui, è stato sempre un esempio di  meticolosa e raffinata professionalità, straordianria creatività, gentilezza ed umiltà.  Ma non solo.

Giorgio ha cambiato, rivoluzionato, il modo di comunicare la pallavolo, adeguandolo, senza timore, ai tempi, all’avvento dei social, dei talent, dei tweet, della gente comune protagonista del gioco. Ha reso il modo di raccontare il volley, non solo quello di Busto, più partecipato, più coinvolgente, più diretto, più frizzante e, non smetterò mai di ringraziarlo per questo, molto più vicino ai tifosi.

Molti comunicatori sportivi di oggi hanno copiato e riproposto sue intuizioni, sue idee,  suoi format. Sempre vincenti, mai sopra le righe. Come lui.

Oggi con un post ermetico, essenziale quanto straordinario per efficacia ed impatto emotivo, come nel suo stile, Giorgio ha salutato la Uyba, la sua casa, il suo lavoro e, credo di poter dire senza essere smentito, una straordinaria parte della sua vita.

Non so cosa riserverà il futuro professionale di Giorgio Ferrario, superfluo augurargli ogni bene, doveroso ringraziarlo di cuore:  questa panchina virtuale, chiamata Volley People, è, non me ne voglia, merito anche suo.

Con gratitudine, Miky Orione

Foto: da profilo facebook di Giorgio Ferrario


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