Si spengono i riflettori sul Mondiale nipponico.
Da domani, con buona probabilità, si attenuerà l’ attenzione dei media e il pathos del pubblico “occasionale” verso il volley, verso la Nazionale. É inevitabile.
Noi folli innamorati di bagher e muri, torneremo ad essere tifosi di quello sport relegato a pagina 25 dei quotidiani, dei trafiletti nella cronaca sportiva.
I telegiornali non parleranno più di noi, del nostro sport e delle sue protagoniste.
Insomma qualcuno potrà cadere anche nella tentazione di credere che questo volley sia uno sport inferiore.
Prima che il sipario si chiuda, come una maschera impazzita o un folle spettatore che balza sul palcoscenico, vorrei avere avere il tempo per “urlare” il mio grazie.
Credo che questo argento mondiale, più che mai vivo, meriti la standing ovation di un’intera Nazione.
Credo che di queste ragazze sentiremo parlare, molto presto, molto a lungo.
Credo che se queste ragazze non saranno lasciate sole, se continueremo a credere in loro, il futuro potrà essere solo d’oro.
Credo che chi ci regala istanti di Vita, quella vera, abbia diritto di restare nel nostro cuore per sempre.
Bene ora chiudete pure il sipario, spegnete i riflettori. Io resto qui, in compagnia di pochi ottimi amici, della mia gente, la gente del volley.
Resto qui, con le “mie” ragazze nel cuore. Sempre.