Un biglietto per Apeldoorn e i profumi del volley

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E alla fine non ho resistito. La passione, dannatamente autentica quanto meravigliosamente irrazionale, mi ha fatto fare click: biglietti acquistati.
E cosi parto, ancora una volta direbbe la mia paziente ed amorevole mamma.
Ancora una volta,  per vivere le emozioni di uno sport, la pallavolo, che in questi ultimi vent’anni é stata, amica, amante, amore. É stata, ed é, emozioni, sorrrisi, strette di mano, lacrime, vita.

Un paio di giorni fa, ho provato a ripercorrere questi vent’anni, nel goffo tentativo di riassumerli al mio amico Maurizio.
E più affioravano ricordi, volti, sorrisi, emozioni, amicizie e amori, più mi rendevo conto di una cosa, banale quanto dannatamente vera: certe passioni si possono solo vivere.

E cosi si parte, destinazione Apeldoorn, per assistere alla fase finale delle qualificazioni olimpiche, con l’ultimo pass europeo per Tokyo da assegnare.

E cosi si parte, per vivere in prima fila i “profumi del volley”, l’essenza adrenalinica e coinvolgente, che solo chi é presente, a bordo campo, ha l’onore di respirare.

Un’essenza che, per me, in questi vent’anni ha mentenuto la stessa intensa fragranza, lo stesso inebriante fascino, diventando il profumo di una vita.


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