Gianfri, al secolo Gianfranco Tonon.
Ufficialmente, il suo ruolo nel cast dell’avvincente capolavoro diretto dal regista Daniele Santarelli, è quello di custode del Pala Verde di Villorba, la casa dell’Imoco Conegliano.
Un ruolo che in altri set e in altri copioni, potrebbe far pensare ad una semplice comparsa. Ma Gianfry, per tutti, è molto di più. E da attore non protagonista è diventato leggenda.
Fuor di metafora, Gianfranco Tonon é, fra gli addetti ai lavori, una delle figure più carismatiche, popolari ed apprezzate del nostro volley, ben oltre i confini trevigiani.
Sorridente, divertente, ironico, in apparenza burbero e introverso.
Uomo di straordinaria passione, dedizione e abnegazione. Presente, sempre.
A bordo campo, con cuore, testa e tanto fiato.
Questa sera, a poche ore del trionfo dell’Imoco in Coppa Italia, ho voluto dedicare a lui questa manciata di righe per ricordare, a chi se lo fosse dimenticato, che la pallavolo è uno sport di squadra, più di molti altri. E in una squadra, vittorie, gioie e blasoni non sono mai merito di un singolo, per quanto eccellente.
I trionfi, le coppe alzate al cielo, richiedono sacrifici, presenza, impegno da parte di tutti, siano essi attori protagonisti o semplici comparse. Ognuno fondamentale ed insostituibile nel suo ruolo, a prescindere che scenda in campo o ne chiuda le porte. Ognuno con la propria passione infinita.
La grande bellezza dello sport che amo, il volley, è proprio questo.
E il Gianfry che alza la coppa, il suo ennesimo premio Oscar da leggenda non protagonista, riempie il cuore a tutti noi, gente di volley.
È un omaggio ai tanti Tonon che, spesso dietro le quinte, sono le gambe e l’essenza del nostro movimento, di quella pallavolo italiana che il Mondo ammira ed applaude.
Standing ovation, caro Gianfry.
Foto Fabio Cucchetti per Get Sport Media.