Michele “Miky” Orione nasce a Voghera, città in provincia di Pavia, in una fresca mattina del settembre 1978.
Dopo la laurea in Relazioni Pubbliche conseguita presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano, Michele si occupa dell’arte di comunicare, per oltre 10 anni nel settore turistico e negli ultimi 15 in quello dei motori.
La sua passione per la pallavolo lo porta, quasi per gioco, a raccontare le intense emozioni vissute sia da tifoso, sia da addetto ai lavori.
Collabora per oltre 8 anni con la prestigiosa rivista online Pallavoliamo.it che gli affida il primo editoriale e alcune rubriche fra cui “palla innamorata“. Lo stile con cui Orione racconta le emozioni vissute a bordo campo e con cui traccia i profili dei protagonisti, gli valgono l’appellativo di “penna romantica del volley”.
Con la stesa redazione realizza “Volley in the city”, primo, e fin qui unico, calendario che vedeva la partecipazione di 12 ragazze di 12 formazioni differenti militanti nei campionati di serie A1, A2 e B1 fra cui Francesca Marcon, Giulia Leonardi, Sara Anzanello e Marta Bechis.
Alcune sue riflessioni hanno trovato spazio su quotidiani nazionali, fra cui vale la pena leggere “Gli occhi lucidi della Piccinini” pubblicata nella sezione “lettere al Direttore” di Gazzetta dello Sport.
Nel 2016 ha pubblicato “Ho imparato a sognare”, un “romanzetto”, come lui stesso ama definirlo, dedicato al volley, ai giovani e alla vita. Ottanta pagine che hanno conquistato critica e pubblico: oltre cinquemila le copie distribuite, oltre cinquanta le presentazioni su tutto il territorio nazionale.
Nel 2020 collabora con LVT, canale della Lega Volley Femminile, ove si occupa del commento tecnico di alcuni incontri del massimo campionato.
Nel frattempo frequenta con successo il Corso di Sport Marketing e Sponsorship presso la SDA Bocconi ed è attualmente impegnato nel Master in Giornalismo Sportivo presso la 24Ore Business School dove è tutor d’aula.
A chi l’ha definito “il Brera della pallavolo” ha risposto: “Mi lusinga il paragone che non credo di meritare… sono solo uno scrivante che usa come inchiostro le emozioni del racconto più bello: la vita quotidiana”
Sognatore, utopistico e appassionato. Il suo claim? Con il cuore, sempre.
( A cura di Antonio Ferro)