Le sette della sera di una uggiosa giornata di maggio. Il cellulare squilla e la luce del display evidenzia il nome di Jean Pierre. Un ragazzo di cinquantanni, francese, come lo definisco provocatoriamente, 《nazionalista estremo》. Per intenderci uno di quelli per cui la storia ha solo due pagine: una l’ha scritta Napoleone e l’altra De […]